Se ne parlava da tanti anni, e adesso, a poco meno di un anno dalla conclusione dei lavori del Passante Ferroviario (tratta A), comincia a diventare una realtà. a prendere corpo. Si tratta dei tratti di strada che verranno ricavati (in parte già realizzati) dal vecchio sedime ferroviario in superficie, e che costituiranno l’asse fra piazza Lolli e il Polo Sanitario Oreto-Policlinico.
L’opera già inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, consiste nel ricavare delle nuove arterie stradali nelle ex aree del sedime ferroviario. Quindi tutt’ora nell’area dell’ex stazione Lolli, Imera dove sono ancora in corso i lavori. L’arteria demominata “Radiale di collegamento”, avrà il compito di decongestionare il traffico nelle zone interessate dal suo passaggio e ad agevolare il collegamento fra il Polo Ospedalieri con l’area Notarbartolo, che diverrà un grande punto intermodale. Ovviamente rientra anche la via Lodato, già in parte realizzata. Si ipotizza a piazza Indipendenza un nuovo sbocco viario presso l’area dove era ubicato il palazzo demolito.
fa parte del famoso “progetto notarbartolo”?
Ci sto provando, ma è più forte di me… l’idea è splendida e non troppo complessa da realizzare, ma mi domando: Se lo ricorderanno di predisporre l’impianto di illuminazione della strada a ‘sto giro?
Detto così sembra una barzelletta, ma vanno analizzati i motivi per il quale l’illuminazione manca, magari la strada l’ha realizzata trenitalia a sue spese poichè incluso nel lavoro del passante ma l’urbanizzazione a norma spetta al comune.
A parte questa parentesi è un idea eccellente, una strada fondamentale che taglierà una consistente parte di città darà una boccata di respiro al traffico soffocante attuale.
Avere una strada che da Notarbartolo(sicuramente dove c’è il teatro Jolly) arrivi direttamente in via Malaspina, via Dante, via Colonna Rotta, Piazza Indipendenza e per prosecuzione naturale corso re Ruggero e via Lodato è una di quelle opere fondamentali che finalmente vede la luce.
Quando anche la tratta B sarà completata il raddoppio di tutto il passante non avrà portato soltanto notevoli benefici in termini di trasporto pubblico ma con questa strada ed il nuovo svincolo Francia oltre l’abolizione di 27 passaggi al livello sia a Palermo che nei comuni limitrofi i vantaggi saranno tantissimi per tutti anche per chi all’auto non vuole/ puó rinunciare.
Da premettere anche che parte di questa strada è già esistente e quindi i lavori riguarderanno solo delle piccole tratte, motivo per cui spero che i lavori non richiedano troppo tempo vista la loro importanza
la domanda sorge spontanea, ma quando al momento della progettazione si è pensato alla realizzazione del ponte ferroviario, perché non hanno pensato alla realizzazione di una strada sovrastante e posarla in opera al stesso momento del ponte? Che schifo non sanno come mangiare prima
@moscerino: Ma di quale ponte parli?
@moscerino: questo è uno dei grandi misteri della fede! Anche io mi sono chiesto perchè, visto che c’è un cantiere in corso, non hanno pensato anche a costruire il ponte che collegasse il villaggio a borgo ulivia, visto che nel pgr passato è previsto, cosi da completare la strada vino a via dell’orsa minore/chiavelli
Io non capisco a cosa fate riferimento potete essere più precisi magari con la cartina?
Si riferisco al ponte ferroviario sul fiume Oreto, nei pressi del cimitero Sant’orsola. Esiste un progetto, previsto anche dal piano regolatore generale, per prolungare la via Lodato fino a via dell’orsa Minore, coprendo l’attuale tracciato ferroviario. In pratica si collegherebbe Piazza Indipendenza, Il Policlinico, l’ospedale civico e l’università con tutta l’area meridionale della città, che oggi usa la Viale Regione o Via Oreto per arrivare in questi luoghi.
Bene.Occorre assolutamente un raccordo tra via Imera e Piazza Indipendenza e questo consentirebbe di chiudere Porta Nuova alle auto e pedonalizzare almeno il primo tratto del Cassaro sino alla Cattedrale,facendo scendere i mezzi per corso Albero Amedeo, direzione Tribunale o centro, mentre chi va verso Piazza Indipendenza, percorrera’ la nuova arteria da via Imera.
In ogni caso,al momento non mi sembra che si stia sviluppando il progetto “Notarbartolo”.Nel documento parla di asse radiale tra piazza Di Maria-Lolli-Lodato,quindi non verrà realizzata,almeno per ora,nessuna copertura sulla notevole trincea ferroviaria della stazione notarbartolo,che quindi resterà a cielo aperto.In effetti se si guarda google maps si nota che l’area di sedime è gia in parte pronta dietro gli edifici di via G.Di Maria.
Nessuno ha parlato di copertura della stazione anche se qualche privato si è offerto.
@Calò: grazie sei stato chiaro.
Sicuramente nascerà anche li la strada, con tutta probabilità non hanno incluso l’altro ponte altrimenti il traffico ferroviario andava sospeso per molto più tempo e non era il caso.
Ogni giorno di circolazione soppressa è un disagio oltre che perdita di denaro. Vediamo come prosegue la nuova strada, e se andrà bene vedremo sicuramente prolungamenti.
Quindi, se non ho capito male, in un giorno futuro se mi trovo a piazza Matteo M. Boiardo, prendo per questa strada costruita sul sedime ferroviario, attraverserò l’incrocio con via Malaspina (dove c’era il PL ) e arrivo a Piazza Lolli. Poi la strada s’incrocerà con via Dante, continuerà su via Re Federico attraversando via F. Juvara, via Serpotta, via Pacini, corso F. Aprile, quindi proseguirà su via Imera con l’incrocio di via Lascaris e via D’ossuna e quindi l’incrocio con piazza Indipendenza e infine Corso Re Ruggero con l’incrocio di corso Tukory.
Bé non c’è male, appena 10 incroci !!!
Qui si è scritto che sarebbe una strada alternativa per smaltire il traffico, ma li avete considerati tutti questi incroci?
@rasputin: in un giorno futuro se voglio evitare i 10 incroci prendo il treno a Notarbartolo e scendo a Vespri
Quoto lilibeo.
@ lilibeo
questa considerazione l’avevo fatta anch’io; con il mio post non intendevo dire che questa strada sarà inutile ma servirà a chi deve fare percorsi brevi/alternativi come ad esempio da via Notarbartolo raggiungo via Re Federico oppure da via Imera vado in via Lodato o al Civico ma non si può pensare questa “Radiale di collegamento” come via “preferenziale” per raggiungere il polo ospedaliero per i motivi esposti nel mio precedente post.
Credo più utile che il tratto, fra notarbartolo e l’ex passaggio a livello, resti per attività di socializzazione. In realtà io lo prolungherei fino a via dante. Tipo rambla di Barcellona con attività commerciali e artisti di strada. In questa zona manca un centro di riferimento per i giovani, che ricorrono al qualche bar.
piero68:
la via imera dovrà collegarsi a piazza indipendenza con viadotto, per saltare la depressione di via colonna rotta, il viadotto andrebbe realizzato con al di sotto una struttura tipo parcheggio o similare al fine di non renderlo ricettacolo di qualunque cosa si possa annidare la sotto.
Peppe2994:
se dovessero mai chiudere la stazione notarbartolo, sarebbe opportuno realizzare un parcheggio sotteraneo con sovrastante area attrezzata a verde publico e giochi di società ingranditi (tipo gioco dell’oca, monopoli) con dei centri sociali con i rotoli di carta su cui scrivere le proprie poesie e altro.
Rasputin:
credo che d’incroci c’è ne siano già tanti, ma non per questo possiamo rinunziare ad una strada che agevola la circolazione fra punti a tutt’oggi divisi dai muri dell’irrealizzato.
@moscerino:
Non è detto che serva il viadotto, magari fanno passare la strada esattamente sopra il tunnel ferroviario che è più o meno in linea con piazza indipendenza in altezza e non necessita di viadotto, di contro la strada sarebbe troppo stretta.
Potrebbero semplicemente sfruttarla per risparmiare sui costi oppure fare tutto da zero. In ogni caso l’area è grande e considerato il dislivello esistente non voglio credere che non abbiano pensato ad un parcheggio sotterraneo.